giovedì 8 dicembre 2016
Etimologia delle Parole: MANIA
Oggi noi siamo abituati a pensare alla mania come a un qualcosa per cui si prova una particolare ossessione (maniaco delle automobili, maniaco della pulizia), che spesso sfocia anche in dipendenze o in perversioni di carattere psicopatologico (come i maniaci sessuali).
Anche questa parola è di origine greca. Collegata etimologicamente al verbo μαίνομαι (essere folle, delirare, impazzire) la μανία era appunto la "follia". A differenza di quanto si possa credere, questo termine non aveva sempre un significato negativo. Platone parlava di μανία anche come forma di "invasamento", cioè quello stato di trance che metterebbe in contatto l'umano con il divino. In un passo del "Fedro" Platone distingue due forme di μανία: una che deriva da malattie umane, l'altra che deriva da un divino radicale mutamento delle comuni consuetudini.
La "follia" che viene dagli Dei, quindi, è da intendersi come positiva, dato che arricchisce l'uomo sul piano del sentimento e dell'interiorità. Tra le μανίαι di origine divina, sono particolarmente importanti quella amorosa e quella che ispira gli artisti, "invasati" dalla divinità, che operano dunque grazie alla "voce" superiore che parla dentro di loro.
Fra i soggetti "invasati", si ricordano principalmente le Menadi (nella foto), o Baccanti, termine in origine indicante semplicemente le seguaci del dio Dioniso (Bacco per i Romani), divinità della forza vitale, poi, per estensione, donne in preda ad una frenesia estatica, ispirata, appunto, dal dio.
(Principale fonte del testo: "Hesperia, Grammatica descrittiva della lingua greca", primo volume degli esercizi, F. Montanari, A. Barabino, N. Marini, Edizioni Loescher)
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