venerdì 16 settembre 2016

Etimologia delle Parole: LAVAGNA



E' settembre e in tutta Italia stanno a poco a poco riaprendo le scuole: chi ci va già da qualche settimana, chi ci andrà prossimamente. Ed ovviamente, quando parliamo di scuola, non possiamo non pensare all'oggetto che ha permesso a tutti noi di imparare tante belle ed utilissime cose... ossia la lavagna.
Ebbene, prima ancora che l'oggetto scolastico, il termine designa il materiale di cui è composta, cioè una pietra di colore grigio-nerastro con riflessi azzurrognoli, nota anche come ardesia (termine di etimo incerto), già conosciuta dai romani e usata nel corso dei secoli per vari usi, anche architettonici e artistici. Il suo nome viene comunemente associato a Lavagna, nel Levante Ligure, nel cui territorio vi sono infatti importanti cave di ardesia. Non è chiaro se sia stato effettivamente il paese, fondato dagli stessi romani con il nome di Lavania, a dare il nome alla pietra o viceversa.

La lavagna classica è costituita da una lastra rettangolare di ardesia di grandi dimensioni, appesa ad un muro o collocata su un supporto munito di ruote. Questo uso come mezzo di insegnamento è molto antico: già Galileo la chiamava la "pietra del paragone de' cervelli".

Possono essere usati anche altri materiali, oltre all'ardesia, specie in quei paesi dove non vi sono cave.

Attualmente esistono molti tipi di lavagne, non solo di ardesia, che di fatto rimane la lavagna "per eccellenza": dalle lavagne di plastica inventate negli anni '80, dove si scrive per mezzo di un pennarello nero, rosso, verde o blu, alle moderne lavagne elettroniche e interattive.

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