venerdì 19 agosto 2022

Etimologia delle parole: BRISCOLA


La briscola è sicuramente uno dei giochi tradizionali italiani più popolari e la sua diffusione in tutto il territorio nazionale ha permesso la nascita di innumerevoli varianti locali. La versione standard prevede l'impiego di un mazzo da quaranta carte che vada dall'Asso al Re (senza dunque 8, 9 e 10, valori che vengono assorbiti dalle figure) di qualsiasi tipologia (a seme spagnolo, italiano o francese). Si tratta di un gioco di prese, cioè un gioco che ha l'obiettivo di prendere (o in alcuni casi far prendere all'avversario) un certo numero di carte e di un certo tipo o valore stabilito dalle regole del gioco stesso. Nello specifico della briscola hanno valore gerarchico decrescente l'Asso, il 3, il Re, il cavallo (o la donna nei semi francesi) e il fante, sui quali domina il seme di briscola, stabilito dalla prima carta girata dal tallone all'inizio della partita; tutte le altre carte non hanno valore (sono per questo dette scartine o lisci) e non è previsto un punto per chi si aggiudica più prese, come invece nella scopa.

Il gioco della briscola, così come il suo nome e le sue regole sono di origine abbastanza oscura. Pertanto, intorno all'etimologia del nome sono sorte molte teorie. In linea generale molti concordano su una derivazione dal francese brisque. In effetti, questo termine è utilizzato nel gergo di alcuni giochi francesi affini alla briscola come per esempio il Brusquembille e la Bazzica, a loro volta forse originari del nord Europa. C'è da rilevare che brisque era anche un termini militaresco in uso nell'esercito francese, che per buona parte dell'ottocento ha transitato per l'Italia: e poiché le prime attestazioni della briscola risalgono proprio alla prima metà del XIX secolo (ma potrebbe essere molto più antica), alcuni hanno avanzato l'ipotesi che lo stesso gioco sia nato a imitazione di quelli in voga fra i soldati francesi.

Secondo un'altra teoria, più suggestiva ma considerata meno attendibile, brisque sarebbe collegato al basso tedesco britze "lancia, frusta" o al germanico brec "rompere, spezzare" (cfr. break inglese). All'idea del percuotere si rifanno anche l'usanza di chiamare carichi le carte più forti del gioco (asso e 2) e il fatto che uno dei semi tradizionali in uso nella maggior parte delle carte italiane è proprio bastoni. Inoltre, nella tradizione popolare, vige spesso l'usanza di sbattere, anche con una certa veemenza, le carte giocate sul tavolo, specialmente se queste sono di valore molto alto. Segnaliamo infine che, ancora oggi, briscola può essere usato come sinonimo di "percossa", da cui deriva anche il verbo briscolare per "picchiare, percuotere".

Un'ultima teoria vorrebbe invece che briscola derivi da bresigola o versigola (ma le varianti sono molteplici), termine derivato dal gergo dei tarocchi, antico gioco che prevedeva un sistema di prese da cui sarebbero derivati la stessa briscola odierna, la scopa e altri giochi affini: si trattava in origine di una combinazione di trionfi (le carte di rango superiore dei tarocchi) che permetteva di aggiudicarsi un certo numero di punti (similmente a quanto avviene nella scopa con gli ori o la primiera).

lunedì 15 agosto 2022

Etimologia delle parole: FERRAGOSTO


Il Ferragosto è considerato un giorno speciale da parte di molti italiani, non solo perché oggi si festeggia l'assunzione di Maria al Cielo, ma anche perché è ormai da parecchio tempo sinonimo vacanze e divertimento. In effetti, così come lo stesso mese di agosto è per eccellenza il mese delle ferie estive, il giorno di Ferragosto ne è considerato l'apice. Ma questa data è importante anche dal punto di vista astronomico, in quanto inizio del definitivo declino dell'estate e quindi preludio all'arrivo dei mesi freddi.

Questa particolare centralità che assume il giorno di Ferragosto affonda le sue radici nell'antica Roma. Il termine deriva infatti da Feriae Augusti, cioè "vacanze di Augusto", una festa istituita dal primo Principe romano nel 18 a.C., l'anno stesso in cui ricevette la nomina, e che inizialmente durava per tutto il mese di Agosto, che da lui appunto prende il nome. Fu solo con l'avvento del cristianesimo che nei secoli la festività romana venne spostata al 15 del mese, in concomitanza con l'Assunzione di Maria.

Della festa pagana tuttavia conserviamo ancora molti aspetti: come già presso gli antichi, è infatti considerato un giorno di riposo e di svago, oggi dedicato alle gite fuori porta o alle feste in spiaggia, fra tanto sole e mare. Anche il famosissimo Palio dell'Assunta di Siena (che però si tiene il 16), probabilmente è un retaggio delle antiche corse equestri che si tenevano in origine.