domenica 30 dicembre 2018

Etimologia dei nomi di luoghi: VIA FRANCIGENA



La Via Francigena (detta anche Franchigena o Francisca) è una famosa via di pellegrinaggio, una delle tante strade cosiddette Romee, che portavano gli antichi pellegrini medievali fino a Roma. Nello specifico, la Via Francigena aveva in realtà Roma come principale tappa intermedia, per poi proseguire verso il meridione d'Italia, dove partivano le navi per la Terra Santa, la reale destinazione finale del lungo pellegrinaggio.

Della Via Francigena esistono molti itinerari che hanno origine in vari punti dell'Europa nordoccidentale e dal suo attuale nome percepiamo che essa parte dalla Francia. Questa infatti è l'etimologia del termine francigeno, di origine medievale, composto da franco, cioè originario della Francia, e del suffisso -geno, derivato dal latino genus, usato in questo caso con il significato di "origine, punto di partenza".

L'itinerario principale, nonché quello storicamente più antico e nel 1994 dichiarato Itinerario Culturale del Consiglio Europeo, è quello cosiddetto di Sigerico, che tuttavia non ha origine in Francia ma in Inghilterra, precisamente a Canterbury. Sigerico, arcivescovo di quella diocesi, ricevette il pallio nel 990 a Roma dalle mani di Papa Giovanni XV, per poi percorrere a piedi, in settantanove giorni, i 1600 km circa che lo separavano dalla patria d'origine. Di questo viaggio tenne un diario, oggi conservato al British Museum, dove sono annotate le settantanove tappe, una per ogni giorno di cammino, dove egli prese ristoro. Escluse le tappe britanniche, che in sostanza prevedono solamente il punto di partenza, Canterbury, e quello d'imbarco per l'attraversamento della manica, Dover, è tuttavia vero che circa metà del tragitto si svolge in Francia.

Ad oggi, la Via Francigena percorre ben quattro paesi europei: Gran Bretagna, Francia, Svizzera, Italia. Qui attraversa sei regioni: Valle d'Aosta, Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna, Toscana e Lazio.

sabato 29 dicembre 2018

Etimologia dei nomi di luoghi: VENTIMIGLIA



Conosciuta principalmente per essere l'ultimo avamposto italiano sulla costa ligure al confine con la Francia e la Costa Azzurra, la città di Ventimiglia annovera un passato plurimillenario. La zona infatti era abitata già in epoca paleolitica, come attestano importanti reperti rinvenuti nella zona dei Balzi Rossi. L'insediamento vero e proprio però fu fondato dai liguri intemeli ancora in epoca preistorica, per poi essere conquistata dai romani nel II secolo a.C. Nel medioevo, il sito antico venne abbandonato e rifondato su un'altura più a oriente, alla destra orografica del fiume Roia, per seguire poi le vicende dell'estremo ponente ligure.

Dal nome, a prima vista di chiara origine latina, la città sembrerebbe distare venti miglia da un dato luogo, così come confermerebbe l'abbreviatura toponomastica "XXMIGLIA" utilizzata fino a qualche tempo fa in certe indicazioni stradali. Effettivamente, la città disterebbe una ventina di miglia nautiche dalla città di Nizza, oggi francese, a cui fu nel corso dei secoli variamente legata. Ma è realmente così? 

In realtà il termine è sì di origine latina, ma non contiene alcun accenno a presunte miglia di distanza rispetto ad un altro punto geografico, ma deriva invece da Albintimilium, il nome che la città aveva in epoca romana. A sua volta, esso deriva dalla fusione di altri due termini, Album Intimilium, resa latina del nome *Albom Intemeliom, cioè "Capoluogo degli intemeli", la popolazione ligure che la fondò. Ventimiglia invece viene dalla caduta della al- iniziale di Albintimilium e dal successivo passaggio di b a v, che portò quindi a Vintimilia, il nome con cui la città venne rifondata nel medioevo a seguito dell'abbandono di quella romana.


mercoledì 12 dicembre 2018

Etimologia dei Dialetti: CUCCIDDATU




La tradizione italiana offre una marea di dolci tipici del periodo natalizio e non v’è alcun dubbio che il panettone, il pandoro e il torrone sono i sovrani indiscussi del Natale. Eppure ogni regione ha le sue piccole prelibatezze a cui non riesce a rinunciare e la Sicilia di sicuro non rinuncia alle sue.

E’ proprio in questa regione che troviamo un dolce molto amato e che ancora oggi rappresenta il principe delle tavolate siciliane, consumato durante le eterne partite a carte e a tombola nei freddi pomeriggi natalizi in famiglia: il Buccellato meglio conosciuto in Sicilia come “u cucciddatu”. E’ un dolce tipico siciliano, riconosciuto anche dall’assessorato regionale delle politiche agricole come prodotto agroalimentare tradizionale italiano. 

martedì 11 dicembre 2018

Etimologia delle Parole: PANETTONE



E dopo il torrone, eccoci di nuovo qui a parlare di un altro dolce natalizio della tradizione italiana: il "milanesissimo" panettone. Effettivamente, praticamente tutti sanno che questo grande pane dolce farcito di uvetta (e in alcune versioni anche di frutta candita) ha origini puramente meneghine. Tuttavia sulla sua nascita e sull'etimologia del suo nome esistono diverse tradizioni.

Etimologia dei Segni e Simboli: CHIOCCIOLA o A COMMERCIALE



Uno dei simboli oggi più usati, specie in ambito informatico è la A commerciale, più conosciuta e amata come Chiocciola o Chiocciolina in italiano, At in inglese, Arobase in francese e Arroba in spagnolo; da questi ultimi possiamo risalire ad un’origine più antica della parola che giunge sino all’arabo “ar-roub” che significa un quarto.

Graficamente resa con una a in corsivo con una lunga coda che le gira intorno (@) a somiglianza di un guscio di mollusco, sembrerebbe un’invenzione figlia dell’era informatica e dei tempi moderni più recenti. Invece no.

lunedì 10 dicembre 2018

Etimologia delle Parole: TORRONE



Il Natale è vicino e le pasticcerie delle nostre città si riempiono più del solito di leccornie golose ed invitanti. Fra i dolci tradizionali natalizi per eccellenza troneggia, accanto al panettone e al pandoro, sicuramente il torrone, tanto semplice quanto antico.

Etimologia dei Modi di Dire: PRENDERE IN CASTAGNA




“T’ho preso in castagna!”

E’ così che diciamo ogni volta che becchiamo qualcuno in errore, commettere uno sbaglio o fare uno strafalcione. Ma perchè proprio in... “castagna”?

domenica 9 dicembre 2018

Etimologia delle Parole: MONETA



Come anticipato in un precedente articolo, il termine moneta veniva utilizzato dai Romani per designare la loro Zecca di Stato, che a sua volta prendeva nome dal luogo in cui essa si trovava. 

Sul Campidoglio esisteva un tempio dedicato a Juno Moneta, cioè Giunone Ammonitrice (dal verbo "moneo, -ere", "ammonire", "avvisare", "allertare"), il cui epiteto è legato all'episodio delle cosiddette "oche del campidoglio": la tradizione vuole che gli animali, consacrati a Giunone, avessero dato l'allarme in occasione dell'invasione gallica capeggiata da Brenno nel 396 a.C. In seguito, venne fatto costruire un tempio dedicato alla Madre degli Dei, la quale, a ricordo dell'avvenimento, venne fregiata del titolo di "Moneta", proprio perché, grazie alle sue oche, avrebbe allertato i romani dell'imminente invasione.

Etimologia delle Parole: ZECCA




La parola di oggi è zecca e con essa andremo a spiegare ben due concetti completamente estranei l'uno all'altro. Cosa c'entra infatti il fastidioso e ripugnante parassita che colpisce i nostri amici animali e qualche volta anche l'essere umano con il luogo deputato alla coniazione della moneta?

Ebbene, nonostante siano praticamente identiche sia nella scrittura che nel suono, queste due parole non sono solo diverse nel significato ma anche nella loro origine.