venerdì 4 marzo 2016

Etimologia dei Modi di Dire: PARLARE OSTROGOTO



In italiano si usa spesso dire di una persona che si esprime in un linguaggio incomprensibile che parla "ostrogoto". Come sappiamo, gli Ostrogoti (o Austrogoti) sono stati un popolo germanico che fondò un importante regno romano-barbarico nel periodo immediatamente successivo alla caduta dell'Impero Romano e che ebbe nel Re Teodorico uno dei suoi massimi personaggi. Ma per quale motivo vengono tirati in ballo gli ostrogoti per riferirsi ad una persona che parla in modo strano?
Il termine "ostrogoto" designa un ramo della tribù germanica dei goti, precisamente quella orientale (dal protogermanico "aust-", "est", "oriente", lett. "verso il sorgere del sole" Cfr. ted. "Österreich", "Austria", lett. "Regno, reame dell'Est"). Portatori di una cultura e di tradizioni decisamente diverse da quelle latine, gli ostrogoti, come tutti i barbari, vennero considerati incivili e rozzi dai romani. Di conseguenza, anche la loro lingua, che rispetto al latino aveva una fonetica molto diversa, venne considerata sgradevole e dura all'orecchio, come una sorta di balbettio incomprensibile (dopotutto la stessa parola "barbaro" deriva dall'uso dei greci di tacciare lingue diverse dalla loro come un insieme di suoni onomatopeici simili a "bar-bar"). Basti pensare come ancora oggi, quando desideriamo fare il verso a stranieri particolarmente "truci", tendiamo ad imitare, spesso iperbolicamente, l'accento tedesco (alquanto impropriamente, dato che questa lingua è invece molto "dolce" e raffinata, più di quanto invece si crede dell'inglese).

Questo "razzismo" linguistico (e non solo), se così vogliamo definirlo, provato dai romani nei confronti degli invasori, venne trasfuso poi nel parlato comune ed "ostrogoto" divenne sinonimo, appunto, di lingua o dialetto particolarmente ostici all'orecchio, oppure di modo di parlare rozzo e sgrammaticato.

Analogalmente vengono chiamate in causa anche altre lingue, come il turco, l'arabo o il cinese e spesso estendendo la dicitura anche ad altre fonti del sapere diverse dalla lingua (per es. "l'algebra per me è arabo" ---> il che non è del tutto errato, dato che l'algebra è una disciplina di origine araba, così come il suo nome). L'idea di fondo è comunque la stessa, e cioè che abbiamo a che fare con qualcosa per noi assolutamente incomprensibile.




Nessun commento:

Posta un commento