mercoledì 2 marzo 2016

Etimologia delle Parole: ITALIC o Carattere CORSIVO-ALDINO



Nei testi stampati il corsivo è spesso usato per citazioni o per porre particolare enfasi su termini specifici o definizioni. Nella narrativa è talvolta usato per distinguere i dialoghi o la narrazione dai pensieri, oppure, nella trascrizione di dialoghi, per esprimere in forma scritta un particolare "tono di voce".
Nei programmi di scrittura al computer (come Word o Office) il Corsivo viene chiamato Italic. Ma perché?
Semplice, perché è nato in Italia e non in tempi recenti. Il primo a inventare la calligrafia in corsivo è stato l'editore, grammatico e umanista Aldo Manuzio che, nel 1500, per primo inventò e codificò questo tipo di scrittura per permettere alla nascente editoria di pubblicare libri che potessero essere leggibili e chiari alla lettura per tutti.
All'epoca il corsivo o carattere Aldino divenne il modello per la maggior parte dei tipi di corsivo. Era molto popolare ed era ampiamente (e spesso impropriamente anche) usato. Il Senato veneziano diede ad Aldo e alla sua casa editrice il diritto esclusivo di uso e di appartenenza, diritto che poi fu confermato con un brevetto dai tre successivi papi.
In tipografia gli italiani chiamano oggi tale carattere "Aldino" mentre altri lo chiamano "Italic"nome da cui poi le moderne tecnologie inglesi si sono ispirate per il famoso corsivo "italics" indicato con la lettera "i" in corsivo.

Curiosità
Il primo documento stampato in cui Aldo Manuzio impiegò il carattere Aldino o Corsivo fu nel frontespizio di un'edizione contenente alcune lettere di Santa Caterina da Siena. Il libro completo invece, scritto totalmente con tale carattere fu una pubblicazione di Virgilio dedicata all'Italia che lo stesso Aldo Manuzio pubblicò.

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