giovedì 13 maggio 2021

Etimologia dei Dialetti: BAUSCIA

Milano è considerata la città italiana degli affari per eccellenza. Centro industriale e imprenditoriale prima ed ora finanziario, ancora oggi, nonostante il suo lustro conosca ormai da decenni un forte declino, richiama alla mente una città dinamica, aperta e moderna. Di queste caratteristiche i milanesi ne sono sempre stati consapevoli e spesso ne hanno fatto sfoggio anche ben oltre i loro effettivi meriti. E, come spesso accade, per esprimere appieno questo atteggiamento orgoglioso che può scadere facilmente nella boria e nella superbia, più che all'italiano si deve ricorrere al dialetto, milanese in questo caso, dove esiste una parola specifica:
 bauscia (scritto anche baüsciapronuncia /baˈyʃa/). Il significato di questo termine è appunto "fanfarone", "spaccone": si diceva un tempo di quegli imprenditori che si vantavano impropriamente di avere uno spiccato senso per gli affari ed ora, per estensione, a tutti i milanesi e i lombardi che vantano ingiustamente qualità superiori che spesso non hanno.

Se chiedete a un milanese di spiegare l'origine di questa parola, vi dirà senza ombra di dubbio che il suo significato autentico è "bava", "saliva" (da cui derivano anche sbauscià, "sbavare", bauscina, "bavaglina per bimbi" e consimili): il bauscia, per analogia, è dunque colui che annega nella bava prodotta dalla sua boria e dalla sua superbia. "Chi si loda si imbroda" quindi, o, per meglio dirla alla milanese, "el se sbauscia adòss".

In realtà l'etimologia di questo termine sembrerbbe derivare da un termine longobardo che significava in origine "gonfiarsi" (cfr. tedesco bauschen). Stando così le cose, dunque, sarebbe proprio il fanfarone ad essere il bauscia, cioè colui che si "gonfia" della sua boria e solo per estensione venne poi associato alla bava che produce sperticandosi nelle mirabolanti autocelebrazioni di sé stesso.

Una curiosità. Negli anni bauscia è venuto designando i tifosi dell'Inter, una delle due squadre calcistiche di Milano, proprio perché storicamente a questa tifoseria appartenevano figli di papà e ricchi industriali, in contrapposizione a casciavìt (cacciaviti), che designava invece i tifosi del Milan, l'altra squadra, fra cui si annoveravano invece i proletari e gli operai.

Nessun commento:

Posta un commento