sabato 20 febbraio 2016

Etimologia delle Parole: BAMBAGIA (o OVATTA o COTONE)


Vanno bene tutti e tre ma.... perché tre nomi? E ... che origine hanno?
In realtà il nome per definire questo batuffolino soffice e morbido è "Bambagia", termine che viene dal latino medievale Bambacium, aggettivo del tardo "Bambacis, Bambacem" che indicava il "cotone".

Tale termine però viene a sua volta dal greco βάμβαξ -ακος (Bambax, -akos) che a sua volta lo prende dall'origine persiana "Pänpäk" e dal turco "Pampuk".
La parola ci offre un'interessante testimonianza delle attività commerciali dei Greci e poi dei Bizantini, che esportavano bambagia in Occidente, comprandola probabilmente dai Persiani. Per estensione però "Bambagia" è anche il nome di varie piante caratterizzate da una lanugine cotonosa ed è il nome della "carta bambagina" (raffinatissima carta vellutata e morbida, qualità preziosa di Amalfi) creduta erroneamente fatta di cotone.
Per indicare il Cotone (tra l'altro ulteriore nome con cui indichiamo oggi la bambagia) abbiamo almeno dal 1577 la parola araba "al-qutun" da cui abbiamo oggi lo spagnolo "algodon", l'inglese "cotton", il francese "coton" e ovviamente l'italiano "cotone" che appunto indicano anche e soprattutto il tessuto vero e proprio: il cotone.
Quanto alla "bambagia" è rimasta dunque ad indicare solamente il "cotone di scarto" che oggi usiamo come "Ovatta".
Ah proposito di Ovatta, incerte sono le sue origini. Viene dal francese "ouate" ma che probabilmente il francese ha preso dall'arabo "baṭāin" che significa "imbottitura". Altra proposta può essere la somiglianza con "Ovis" latino che significa "pecora" per via non solo dell'assonanza della parola ma anche per quella tra cotone e lana.
Una curiosità è il modo in cui viene detta "bambagia" in siciliano: oltre infatti ai termini ormai diffusi "bambagia" (bambaci/bammaci", "ovatta" e "cotone" (cuttuni), il dialetto siciliano offre una curiosa ma diffusa modalità per indicare la bambagia che è "Mattula".
L'origine non è molto chiara: una possibile ipotesi vuole che venga dal termine tardo latino "Matta" che indica un tipo di stuoia, tappetino, ma anche materassino.

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